Nei primi 30 anni del XX secolo la popolazione quasi raddoppiò sfiorando il milione di abitanti. L'espansione della città fece sì che fossero inglobati alcuni paesi situati lungo le vie di comunicazione principali, fino a quel momento separati dalla capitale: verso sud Carabanchel, verso nord Chamartin, verso Valencia Vallecas, verso Zaragoza Vicalvaro e Canillas, e verso Burgos Fuencarral.
Nuovi sobborghi come Ventas, Tetuan o il Carmen accolsero il ceto proletario proveniente dalla campagna, mentre nei quartieri ottenuti nel centro con gli allargamenti e le demolizioni si installava la borghesia. Nello stesso periodo si aprì la Gran Via allo scopo di decongestionare il centro storico e nel 1919 si inaugurò la metropolitana.
La guerra civile recò molti danni alla città, specialmente nella zona di nord-est, successivamente la città si ingrandì ulteriormente annettendo altri municipi, passando dai 66 km² ai 607 km² attuali.
Nel 1963 il piano regolatore metropolitano diede inizio all'opera di decentramento, creando nuovi municipi metropolitani quali Alcorcón, Alcobendas, Coslada, Getafe, Leganés, San Sebastián de los Reyes e San Fernando de Henares. Un nuovo piano regolatore nel 1985 ha continuato nell'opera di decentramento proponendo anche il recupero del fiume che attraversa la città, il Manzanarre. Negli ultimi anni la popolazione è in diminuzione a causa soprattutto dell'aumento dei prezzi delle case.
Madrid è servito dall'aeroporto internazionale di Barajas e, nonostante abbia una popolazione di circa 3 milioni di abitanti, ha una delle più sviluppate reti di metropolitana del mondo, con dodici linee.